Giappone: cosa vedere in due settimane

Fare un viaggio in Giappone è il sogno di moltissima gente.

In questa nazione si ha modo di immergersi in una realtà completamente diversa, dettata da tradizioni, sapori e paesaggi che non lasciano affatto l’occhio del turista indifferente.

C’è tanto da vedere in Giappone ma se vi trovate lì per due settimane, è possibile creare un itinerario ad hoc.

A tal proposito, la nostra amica Alessia ha voluto raccontarci la sua esperienza: prendete carta e penna, screenshottate… insomma segnatevi tutto!

Giappone in due settimane

Qual è stato il tuo itinerario? Raccontaci tutto!

Siamo arrivati in Giappone (io e mio marito) all’aeroporto di Osaka e successivamente ci hanno portati all’hotel a Kyoto. Era un tour organizzato con una guida che parlava in italiano e ci è stata molto utile per gli spostamenti dal primo istante.

Una volta arrivati a Kyoto, nel pomeriggio inoltrato, ci siamo goduti l’atmosfera del Giappone dirigendoci verso una torre altissima (più di 100 metri!) che consentiva di ammirare tutto il panorama mozzafiato.

Fushimi Inari-taisha

Il giorno successivo ci siamo diretti verso il santuario shintoista di Fushimi Inari-taisha, conosciuto come il tempio delle mille porte: esse sono di colore arancione e segnano un itinerario dalla durata di due ore circa. Questo è un luogo di ringraziamento ma soprattutto di preghiera per shintoisti e buddhisti: i giapponesi qui esprimono i loro desideri in merito al proprio futuro. Ma l’aspetto più interessante è che effettuano delle prove rituali per scoprire se tutto andrà bene: sollevare degli enormi massi, tirare corde e così via…

Inoltre, all’interno del tempio si trovano dei “souvenir” a forma di porticina arancione dove è possibile scrivere i propri sogni: un qualcosa di davvero emozionante.


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Successivamente, abbiamo preso il pullman e siamo andati verso il tempio Todai-ji, situato a Nara e non molto distante da Kyoto. E’ famoso per la presenza dei cervi e della statua più grande del Buddha.

Poco dopo, abbiamo visitato il giardino Zen e il tempio Kinkaku-ji, dorato e situato al centro di un lago: ci ha colpiti molto per lo scenario dato dal riflesso nell’acqua.


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Arashiyama

Il giorno successivo siamo andati ad Arashiyama, la foresta del bambù. La natura qui fa da padrone: alberi intrecciati, colori, profumi ed emozioni inspiegabili. Proseguendo verso un giardino, ci siamo ritrovati alla cerimonia del verde: esso è diverso dalla cultura occidentale (ossia liquido) poiché molto pastoso. Non ci è piaciuto particolarmente ma è stato molto bello lo svolgimento del rito.

Impossibile poi non visitare la casa del Samurai, Kanazawa e il quartiere delle Geishe. A Gion abbiamo assistito ad uno spettacolo suggestivo, che racchiude perfettamente un aspetto tradizionale della cultura giapponese.

Molto carino anche Shirakawa-go, un villaggio composto da tradizionali case con tetti di paglia: qui abbiamo visto come si viveva un tempo e cosa è cambiato oggi.

I ryokan

A Takayama invece, abbiamo dormito in un ryokan: abbiamo indossato i kimoni, cenato secondo la loro tradizione e dormito per terra sul futon, il “materasso arrotolato”.


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Di villaggi ne abbiamo visti davvero tanti, come ad esempio Magome e Tsumago: essi sono collegati dalla cosiddetta “Via dei Samurai”, un percorso di 8 km in mezzo al verde.

Se volete visitare più mete possibili nel giro di poco tempo, vi consiglio di prendere lo Shinkansen, la rete ferroviaria che ospita i treni proiettile, i quali raggiungono la velocità di 500 km orari (e anche di più!).

Grazie ad esso, abbiamo raggiunto il parco nazionale di Hakone: qui è possibile prendere una funivia (Hakone Ropeway) che passa sopra una zona vulcanica ricca di fiumi, parchi e piscine naturali.
Non molto lontano da qui si ha modo di fare una mini crociera nel Lago Ashi: un’esperienza fantastica!

Il Monte Fuji, purtroppo, non è stato possibile visitarlo a causa della nebbia.

Tokyo

Infine (e non per ordine di importanza) siamo stati a Tokyo: una città molto vivace, ricca di gente gentile e pronta ad aiutarci nei momenti in cui ci siamo sentiti un po’ persi. Pensate che ci ringraziavano sempre con un annesso inchino!
Siamo anche stati a Disneyland Tokyo!
Penso che per quest’ultima parte sarebbe ideale un articolo specifico: c’è veramente tanto da dire!


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Quali specialità culinarie locali hai avuto modo di assaggiare?

Tantissime: spesso e volentieri cercavamo tutto ciò che fosse tipico del posto, come ad esempio ramen, sushi, riso in tutte le salse e la carne di Kobe: una vera squisitezza!

Nella cena tradizionale a Takayama invece, eravamo noi gli chef. C’erano dei fornelli a disposizione che abbiamo utilizzato per la preparazione di antipastini e pietanze a base di pesce.

Riguardo le bevande, oltre al tè, vi consigliamo il liquore alle prugne!

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Facendo un resoconto, cosa ti ha colpito particolarmente del Giappone?

Del Giappone, come ho già detto, mi ha colpita tantissimo la gentilezza degli abitanti.

Sono anche precisi e molto ordinati: è vietato per strada fumare o gettare carte altrimenti vi aspetta una bella multa salata! E sono anche all’avanguardia in tantissimi campi: pensate che i bagni sono elettronici, dove ogni tasto corrisponde a una funzione diversa!

La maestosità dei templi, delle strutture innovative e della natura (con i suoi giardini immensi) sono soltanto alcuni degli aspetti paesaggistici che porterò per sempre nel cuore.

Un viaggio in Giappone non si dimentica!

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Autrice: @linda_wlust92  (<- Seguimi su instagram! )