Il viaggio come continua scoperta di se stessi

Oltre alla conoscenza di nuovi territori e all’arricchimento del proprio bagaglio culturale, un viaggio può portare a una continua scoperta del proprio essere. 

Attraverso questo processo, in una persona si instaura la capacità di apertura al nuovo con un atteggiamento di vero e proprio stupore.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. (Marcel Proust)

C’è da premettere che si ha modo di scoprire qualcosa in più su se stessi anche senza spostarsi altrove (come lascia intendere la citazione di Proust), ma siamo certi che un viaggio (inteso come movimento fisico) possa essere una buona base di riflessione.

Allontanandosi dalla monotonia e da tutte le persone che potrebbero risultare “dannose” per il nostro essere, potremmo scoprire in altri luoghi, di avere un approccio differente con la realtà.

Tra l’altro, la conoscenza di nuove culture, modi di vivere ed abitudini sono in grado di modificare il nostro atteggiamento.

Inconsapevolmente, ci stiamo evolvendo e stiamo approfondendo la relazione con il proprio “io”. Incredibile vero?

E a tal proposito vogliamo citare il seguente proverbio cinese:

“Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”.

Siete d’accordo?

Autrice: @linda_wlust92  (<- Seguimi su instagram! )

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