Parma, città da “gustare” in tutti i sensi

Parma, città dinamica, giovane, ricca di eventi, città d’arte, di cultura e di buon cibo.

La città di Verdi e di Toscanini, antica capitale del Ducato di Parma e Piacenza, sede dell’università dall’ XI° secolo, è da qualche giorno stata nominata “Capitale Italiana della Cultura” per il 2020.

Famosa per il parmigiano, il prosciutto crudo, la Cattedrale con i suoi affreschi, il Battistero in marmo rosa, il Teatro Regio del XIX° secolo e la musica lirica, per la Galleria Nazionale all’interno del complesso della Pilotta, piazza Garibaldi e il Parco Ducale è una città da scoprire e “gustare”.

Parma, Piazza del Duomo e Battistero

Per una passeggiata nella cittadina emiliana il punto di partenza è la piazza del Duomo e del Battistero. Entrando in Duomo, edificio in stile romanico, si rimane colpiti dagli affreschi che formano un tutt’uno tra cielo e terra e la cupola, opera del Correggio, che raffigura l’ “Assunzione della Vergine”.
Sulla stessa piazza, adiacente al Duomo, si trova il Battistero, edificio di forma ottagonale in marmo rosa al cui interno si possono ammirare le decorazioni realizzate da Benedetto Antelami che raffigurano il ciclo dei mesi e il lavoro stagionale nei campi, richiamo alla vita contadina della città.

Abbazia di San Giovanni

Un po’ nascosta da cotanta magnificenza ma altrettanto interessante, da meritare una visita, è l’Abbazia di San Giovanni Evangelista, un complesso benedettino il cui insieme di edifici comprende la chiesa, ove ammirare la cupola con il ciclo di affreschi del Correggio, il monastero e l’antica spezieria di San Giovanni.

Quest’ultima (a cui si accede da Borgo Pipa) è l’ex farmacia storica all’interno dell’omonima abbazia, opera dei monaci benedettini era stata creata per uso esclusivo dei monaci. Le prime notizie risalgono al 1200, anche se si pensa che le sue origini siano più antiche, conserva ancora oggi parte dell’arredo del XV secolo, periodo in cui la farmacia fu riorganizzata dai frati.

Infine, all’interno delle sale si possono vedere ed ammirare antiche collezioni di oggetti destinate all’attività speziale tra cui vasi, attrezzi in vetro, mortai e numerosi volumi di botanica.

Chiesa di Santa Maria Steccata

Merita una visita anche la Chiesa di Santa Maria Steccata con opere del Parmigianino a cui si attribuisce la volta interna con gli affreschi delle “Tre Vergini Savie e Tre Vergine Stolte”.

Continuando la passeggiata si arriva a Piazza Garibaldi, ove si snoda la vita cittadina. Fulcro e cuore della vita parmense, il salotto della città ove ammirare il palazzo del Governatore, il Palazzo del Comune o Palazzo Vecchio il cui ampio porticato, è conosciuto come i “Voltoni del Grano” per aver ospitato per secoli il mercato del grano.

Non si può non volgere lo sguardo al Palazzo del Governatore la cui facciata è interamente intonacata e colorata nelle sfumature del giallo nella cui torre centrale è posizionato un grande orologio. Al di sotto ci sono le meridiane ottocentesche costituite da un’ orologio solare e meridiane del tempo vero e del tempo medio che consentono di visualizzare, oltre alle ore del giorno, i fusi orari, lo scorrere dei mesi, le ore di alba e tramonto, le costellazioni zodiacali ed altri calcoli astronomici.

Cucina parmense

Proseguendo la passeggiata tra le vie del centro, tra palazzi dai colori pastello, negozi vintage e localini, una tappa è d’obbligo per gustare le specialità del luogo.

Parmigiano, taglieri di salumi, accompagnati dal gnocco fritto, tortelli alle erbette e anolini ed un buon bicchiere di vino sono soltanto alcune delle più gettonate. Per la sua ricca e variegata gastronomia, Parma ha ottenuto il titolo, da parte dell’UNESCO, di città creativa per la gastronomia.

Lasciando le vie del centro e dirigendosi verso il torrente, si incontra il Complesso della Pilotta, il cui nome è legato al gioco basco della “pelota”, centro artistico e culturale cittadino. Qui si trova il famoso Teatro Farnese (il cui nome si deve alla nobile famiglia Farnese che ha governato nel Rinascimento il ducato di Parma e Piacenza) la cui struttura è completamente in legno, tappa imperdibile per gli amanti della musica e dell’architettura.

Si può proseguire con la visita alla Galleria Nazionale nelle cui sale sono conservati capolavori dal trecento in avanti, come la “Testa di Fanciulla” (detta la scapigliata) di Leonardo da Vinci, il “Ritratto di Erasmo da Rotterdam” di Holbein Hans, opere di Giambattista Tiepolo, del Guercino oltre che capolavori del Correggio e del Parmigianino.

Inoltre, uscendo dalla Pilotta, lasciandosi alle spalle il centro cittadino, proseguendo in direzione del Ponte di Giuseppe Verdi, attraversato il torrente, percorrendo il viale si arriva al Parco Ducale, nel quartiere oltretorrente, conosciuto anche come “il giardino”, realizzato per volontà di Ottavio Farnese, è una delle attrazioni della città.

Fontana del Trianon

Immergendosi nel verde, tra viali e vialetti si arriva alla Fontana del Trianon, dalla forme barocche, che si ispira alla fontana del grande Trianon di Versailles.

E’ collocata su di un isolotto al centro del laghetto, progettato inizialmente per essere la “peschiera” dei Farnesi. Così, tra i viali costeggiati da alberi secolari, statue, il tempietto di Arcadia, ispirato al tempio di Vesta sull’Aniene, il Palazzo Ducale (oggi sede del RIS) si conclude la scoperta delle bellezze cittadine.

Parma, città piccola, raccolta, a misura d’uomo, si visita comodamente a piedi, ideale per una gita domenicale “fuori porta”.

Sfoglia la gallery:

Autrice: Chiara Franzon

I suoi canali social:
Instagram: chiara_franzon
Facebook: Chiara Franzon
Twitter: ChiaraF2013