Alberobello, Locorotondo, Ostuni: tour nella Valle d’Itria

Alberobello, Locorotondo, Ostuni sono soltanto alcune delle località più gettonate della Valle d’Itria pugliese.

Fare un tour di tre giorni per visitarle (nel mio caso ri-ri-ri visitarle) è più che sufficiente. Ho infatti colto l’occasione del 25 aprile, capitato quest’anno di lunedì.

Essendo della Puglia, mi reco spesso in questi paesi. Ma proprio perché ho la fortuna di vivere a pochi km da queste meraviglie, non posso di certo darle per scontate. 

Così, ho pensato di gettare due righe in merito a questo tour nella Valle d’Itria. Ho fatto scorta di tanta bellezza: trulli, fiori in ogni dove, buon cibo e anche di vitamina D. E a rendere il tutto un po’ più speciale, è stata la giusta compagnia, più un quotidiano karaoke in macchina, con le canzoni degli 883 e di Cesare Cremonini…

Alberobello, Locorotondo, Ostuni. Il mio tour:

Giorno 1

Dopo un bel pranzetto a base di salmone e patate al forno, mi reco all’agriturismo dove soggiornerò sabato sera e domenica sera.

Situato a Martina Franca, si è rivelato ottimo come posizione, in quanto vicino ai tre paesi che ho deciso di visitare.

Una volta arrivata, ho fatto il check-in, sistemato la mia roba in camera vista trullo ed esplorato la zona.

Verso le 17 mi reco a Locorotondo. Faccio una breve passeggiata sul belvedere e poi mi siedo in uno dei bar lì presenti, per un bell’aperitivo pugliese. E non poteva di certo mancare lo spritz, che ha reso l’atmosfera ancora più allegra ( :D). 

Successivamente, vado nel centro storico. I vicoli di Locorotondo hanno quel fascino che non passa di certo inosservato, arricchiti dalla presenza di fiori, che fanno da contrasto alle mura bianche.

Una mezz’oretta dopo, faccio una passeggiata nella villetta comunale. Da qui è possibile vedere un’altra angolazione del panorama che con il tramonto, risulta essere ancora più magico.

Arriva poi l’ora della cena. Per le 20 sono già seduta al tavolo (anche perché essendo di sabato sera, era preferibile affrettarsi per trovare posto). Mangio una buona pizza con il capocollo e poi faccio ritorno all’agriturismo…

Giorno 2

La domenica inizia con una colazione a base di ciambella al cioccolato e caffè.

Scatto un po’ di foto per i miei contenuti Instagram e scelgo la meta del giorno: Ostuni.
Verso le 11 e mezza arrivo nella White City e dopo una lunga camminata sulla via principale, so già dove voler pranzare.

Mangio in una trattoria di Ostuni abbastanza famosa. Location rustica, ricca di dettagli vintage e con un personale molto attento al cliente (non è cosa da tutti, ammettiamolo). A questo punto vi starete chiedendo: cosa mangiare a Ostuni?

Io ho optato per un antipasto a base di cicoria, frisella al pomodoro, caponata di melanzane e polpette fritte. Come primo invece, ho voluto andare sul classico: orecchiette col sugo e cacioricotta e poi fave con la cicoria e i friggitelli (ovvero dei deliziosi peperoni fritti).

Una volta terminato il pranzo, mi addentro nei vicoli, fino ad arrivare alla famosa porta blu di Ostuni (qui tutti gli appassionati di foto si fermano per uno scatto instagrammabile).

Macinati i 10.000 passi tra le strade della città bianca, mi auto-premio con un gelato gusto cioccolato fondente e caramello salato.

Sul tardo pomeriggio, ritorno all’agriturismo. Dopo una bella doccia rigenerante, decido di trascorrere lì la serata, cenando al ristorante della struttura.

Ostuni, la città bianca

Giorno 3

Ore 8.15: suona la sveglia. 

Dopo mezz’ora, sono già seduta al tavolo per la colazione, con torta variegata e caffè.

Torno in camera e visto il tempo primaverile, indosso un bel vestito verde a fiori e le mie amate Superga gialle. Check out, ciao ciao agriturismo e… direzione Alberobello

Come molti di voi già sapranno, lì c’è sempre molta confusione. Potete ben immaginare la situazione il 25 aprile… Per fortuna, il parcheggio l’ho trovato nel giro di poco tempo. 

Un bel giro nel Paese delle Fiabe e un pranzo a base di focaccia barese farcita con il salame ungherese, in una bottega del centro storico. 

Nessun ristorante per svariati motivi: troppo cibo nei giorni precedenti, difficoltà nel trovare posto ma soprattutto menu fissi ovunque (dove sei appunto costretto a ingolfarti di antipasti, primi, secondi, contorni e dessert).

Chiaramente però, la focaccia ad Alberobello non è stata l’unica cosa che ho mangiato. Potevo non degustare una coppa gelato da Martinucci (noto soprattutto per i pasticciotti)? Dopodiché, faccio un bel giretto al Trullo Sovrano e in vari negozi di souvenir per portare a casa un ricordo della vacanza, come sempre.

Metto in play Spotify e casualmente parte il brano “Buon viaggio (Share the Love)”, di Cesare Cremonini. Si torna quindi a casa, con il viso un po’ abbronzato e con il cuore felice.

E voi siete mai stati in Puglia? Raccontatemi la vostra esperienza! 🙂

Autrice: @linda_wlust92  (<- Seguimi su Instagram! )