Capri rappresenta una delle località turistiche più gettonate della regione Campania.
Ogni anno milioni e milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo decidono di recarsi qui, specialmente nella stagione estiva.
Ma cosa la rende unica?
Lo abbiamo chiesto alla nostra amica Francesca, la quale ci ha lasciato le sue impressioni ed allo stesso tempo ci ha offerto degli ottimi consigli a livello turistico.
Capri: cosa bisogna visitare assolutamente?
“Mi verrebbe da rispondere che bisogna visitare Capri completamente nella sua totalità, perché mi risulta molto difficile fare una selezione tra i vari posti spettacolari che questa piccola isola offre. Capri è un vero e proprio gioiello. Me ne sono innamorata fin da quando ho messo piede a Marina Grande (una delle due marine che fanno parte di Capri, l’altra è Marina Piccola) appena scesa dal traghetto salpato dal Golfo di Napoli.
Appena ho messo piede nel porto infatti sono rimasta sorpresa dai mille mila colori che caratterizzavano i diversi negozietti che si distribuivano lungo la costa del porto, dai fiori, dal profumo di limoni dei piccoli chioschi che trovi ad ogni angolo, dalla folla allegra dei turisti, dalle casette bianche che si distribuiscono in verticale verso la parte alta dell’isola e che conducono verso il centro di Capri, che ho raggiunto grazie alla Funicolare che da Marina Grande ti porta a pochissimi metri dalla famosissima e ormai celebre, Piazzetta di Capri, nella quale troviamo il campanile che ad ogni quarto d’ora rintocca al suono delle sue campane e che si espandono per tutta il centro di Capri.
Nel cuore dell’isola:
Qui entri nel cuore dell’isola che si snoda tra alberghi di lusso, ville nascoste dietro i portoni e le siepi. Tra i fiori e gli alberi di pino e da lontano brilla il mare. Dal centro si diramano una serie di stradine e scalinate che ti conducono in ogni punto di Capri che merita di essere visitato e scoperto.
Fortunatamente ho alloggiato in un punto centrale, a pochi minuti dalla Piazzetta, che mi ha consentito di raggiungere facilmente a piedi i punti più clou dell’isola. Consiglio infatti vivamente di girare e partire alla scoperta di Capri preferendo le camminate a piedi e non i mezzi di trasporto, quali i bus e la funicolare che ti portano dal centro fino alle due Marine a sud e a nord dell’isola magari scegliendo questa opzione al ritorno visto che le scalinate e le salite sono notevoli e a volte molto stancanti.
Il primo giorno non vedevo l’ora di andare ad ammirare l’immensità e la maestosità dei Faraglioni, tre picchi rocciosi sagomati nel tempo dagli agenti atmosferici e dal mare, i quali possono essere ammirati da vari punti dell’isola : dal Belvedere di Tragara (che si raggiunge da Via Tragara una delle vie più pittoresche di Capri, alla fine di Via Camerelle, la strada delle boutique di lusso), dalla punta di Tuoro (che per raggiungerlo non so quanti scalini ho fatto 😀 ma che ne è valsa la pena assolutamente e dal quale si può ammirare tutta la costa Sorrentina), dai Giardini di Augusto (un piccolo polmone verde caratterizzato da fiori, fontane e statue e che da sulla costa caprese) e da Marina piccola.
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Proprio quest’ultima merita di essere visitata: si dirama in vari lidi privati e in due spiagge libere ai lati opposti dello Scoglio delle Sirene, che permettono di nuotare con sfondo sui Faraglioni all’orizzonte e magari noleggiare un gommone o barca e partire alla scoperta dell’isola via mare. Un’altra meraviglia della natura da andare assolutamente ad ammirare è l’Arco naturale, una struttura rocciosa che sorge dall’acqua e si arrampica in alto alla costa, proprio a forma di arco.
Da lì inizia il sentiero del Pizzolungo, un percorso di 1h e mezza circa a piedi, che ti permette di costeggiare l’isola fino ai Faraglioni, che ha suscitato in me tante emozioni, un misto tra meraviglia, sconcerto e anche un po di paura visto la maestosità dei luoghi che mi sono ritrovata a percorrere, quali la Grotta di Matermania, passando poi sopra Punta Masullo, dove Curzio Malaparte costruì la sua spettacolare villa.
Da Marina Grande inoltre è possibile fare il giro dell’isola e visitare la Grotta Azzurra, che io purtroppo per motivi tempistici non ho potuto fare ma che consiglio vivamente”.
Quali sono le specialità culinarie principali (o che comunque hai avuto modo di assaggiare)?
“Trovandoci in territorio napoletano, ovviamente la specialità culinaria per eccellenza è una buona pizza, magari appunto la Caprese doc, fatta con la mozzarella di bufala, che ho provato proprio la prima sera. Come non nominare il Limoncello, che ci è stato offerto per ben due sere dai calorosissimi gestori dei locali dove abbiamo cenato, e le buonissime granite di limone che vengono prodotte dai chioschi di cui accennavo prima. Voglio nominare, anche se non è un prodotto tipico, il gelato di Buonocore, ma che merita di essere provato, il cui profumo delle cialde dei cono gelato cotte al momento di espande per le vie del centro di Capri, e che attira file interminabili di turisti”.
Cosa ti ha colpito di più dell’isola?
“Posso dire che di Capri mi ha colpito Capri, nella sua totalità, nel suo calore che emana, dalla sua gente, dai suoi colori e profumi, dal rumore del mare che la circonda. Ovviamente mi hanno colpito i Faraglioni e l’Arco Naturale, che ti fanno cogliere la maestosità della natura e ciò di cui essa è capace. Ho amato le sue stradine, i suoi vicoli, i suoi innumerevoli gradini, che col senno di poi, posso dire che ne è valsa veramente la pena percorrere e ammirare così tutta l’immensità che si espande dalla costa caprese”.
Grazie mille a Francesca Carulo
Autrice: @linda_wlust92 (<- Seguimi su instagram! 🌻)