Un tuffo nel Salento

Non è necessario andare ai tropici per trovare spiagge di sabbia soffice e acque cristalline in Italia. Il Salento, il tacco d’Italia, ha tutto questo.

Il Salento si è guadagnato il soprannome di “Maldive d’Italia” grazie al paesaggio paradisiaco delle sue coste.

Questa zona della Puglia vanta anche un ricco patrimonio culturale, influenzato da un insieme di culture che hanno lasciato il segno nel corso dei secoli.

Si trova tra il Mar Adriatico a est e il Mar Ionio a ovest.

Anche se è una penisola relativamente piccola (100 chilometri di lunghezza e 40 chilometri di larghezza) le due coste sono molto diverse.

La costa ionica

Le “Maldive” si trovano sul lato ionico. Alcuni dei punti più belli qui sono Punta Prosciutto, Pescoluse e i parchi naturali di Punta Pizzo e Porto Selvaggio, dove il mare incontra dune di sabbia ricoperte da macchia mediterranea, piante sempreverdi che si trovano in tutto il Mediterraneo.

Porto Cesareo fa parte di una riserva marina perfetta per lo snorkeling, in quanto i suoi fondali presentano caratteristiche subtropicali e animali che solitamente si vedono nei mari più caldi. La città ha di fronte isole naturali, come l’Isola dei Conigli, che possono essere raggiunte in barca o semplicemente a nuoto.

Nella parte occidentale troviamo Gallipoli, che è uno di quei posti che ha tutto quello che serve per trascorrere una vacanza perfetta. Il suo centro storico è un’isola trasformata in fortezza accessibile tramite un ponte di 500 anni, con un’intricata rete di vicoli che sembrano essersi fermati nel tempo.

Le principali attrazioni sono il Castello, la Cattedrale Sant’Agata e la Spiaggia della Purità. In tempi non pandemici, la vicina Baia Verde è uno dei migliori locali per la vita notturna di tutto il paese.

I due mari si incontrano a Santa Maria di Leuca, che è una delle estremità d’Italia. Perché è qui dove l’Occidente incontra l’Oriente, la gente viene sulla punta, chiamata Punta Ristola, per ammirare sia il tramonto che l’alba.

I tour in barca mostrano quanto siano diversi i due lati della costa, poiché le piccole rocce sul Mar Ionio si trasformano in spettacolari scogliere sull’Adriatico.

Entrambi i lati hanno grotte e alcune di esse erano dimora di popolazioni paleolitiche quando il Mediterraneo era terraferma.

Gli archeologi hanno anche trovato iscrizioni di epoca greca e romana, per lo più di marinai che chiedevano agli dei di proteggerli durante i loro viaggi.

Dietro il faro c’è una basilica, che era un tempio della dea Minerva, anche se si dice che San Pietro l’abbia cristianizzata durante un pellegrinaggio a Roma.

La costa adriatica

Il versante adriatico del Salento, non è meno sorprendente. Qui la costa frastagliata si trasforma in grotte e scogliere da esplorare in barca o durante lo snorkeling o l’arrampicata su roccia. Il Ciolo, un canyon sovrastato da un ponte alto 40 metri che è anche una piattaforma per chi ha il coraggio e le capacità per tuffarsi.

La piscina naturale della Grotta della Poesia, invece, permette immersioni più accessibili di “soli” cinque metri.

Tra le tante grotte del versante orientale da visitare, la Grotta della Zinzulusa è una delle più spettacolari e ospita anche un presepe nel periodo natalizio.

Scoprirai che diverse spiagge e città del Salento prendono il nome da una torre (torre), come Torre Lapillo, Torre Chianca, Torre Inserraglio, Torre dell’Orso, Torre Specchia Ruggeri. Furono costruite nel XV e XVI secolo quando il Salento faceva parte del Regno di Napoli.

Per la sua posizione geografica, la Puglia era considerata un punto strategico tra l’Europa orientale e occidentale e l’Africa, quindi doveva essere ben difesa dalle invasioni. Un’altra meta chiave del versante adriatico è Otranto, cittadina imbiancata che si affaccia sul mare azzurro. Il centro storico è protetto da Porta di Terra, una porta risalente all’epoca napoleonica. Anche le vicine Castro e Santa Cesarea meritano una visita per assaporare l’atmosfera di un villaggio di pescatori.

Lecce e la campagna

La magia del Salento continua nell’entroterra, ricoperto di ulivi, vigneti e di masserie.

Qui ci sono molti paesi con edifici storici ben conservati, come a Ostuni o a Nardò, ma la città di Lecce è la più imperdibile di tutte.

Lecce, chiamata spesso la Firenze del Sud, è la città più popolosa del Salento. Molti dei suoi palazzi sono costruiti in stile barocco con pietra gessosa che appare rosata sotto il sole.

Puoi trovare un anfiteatro nella sua piazza principale, che è stato scavato circa un secolo fa dopo che un ricercatore locale ha scoperto che l’area era stata eretta su rovine romane. Perché non volevano distruggere l’intera piazza, Piazza Sant’Oronzo, solo la metà dell’anfiteatro è visibile sotto il livello del suolo.

Tra le tante chiese di Lecce, da vedere sono la Cattedrale e la Basilica per i loro squisiti dettagli barocchi.

E il cibo?

La cucina locale nel Salento offre pasta, pesce, frutti di mare, burrata (un tipo di mozzarella) e verdure e ortaggi coltivate localmente come pomodori, melanzane e cicorie.

Il piatto forte del Salento sono i ciceri e tria (pasta con ceci fritti), che viene cucinata tutto l’anno nonostante il suo sapore invernale. Il pranzo tipico da viaggio è la puccia, una focaccia solitamente farcita con formaggio locale, salumi e verdure. Per dessert (o colazione!) da provare il pasticciotto, una sfoglia ripiena di crema all’uovo.

Il Salento è famoso per il suo vento ma fa un caldo torrido, quindi potrebbe essere meglio evitare luglio e agosto quando è più affollato. È una delle zone più trendy d’Italia dopo essere stata “scoperta” dal turismo di massa nell’ultimo decennio.

Una volta che la visiterai, capirai perché.