Milano: il progetto fotografico “People of Tamba”

Nella terrazza della Galleria Sozzani, in Corso Como 10 a Milano, la Fondazione Sozzani presenta il progetto fotografico “People of Tamba” di Giovanni Hänninen e la serie di corti video-documentari “Senegal/Sicily” creata da Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen, per la prima volta in città.

I due lavori sono nati con l’obiettivo comune di affrontare i diversi aspetti della migrazione clandestina nella società africana e in quella occidentale.

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Giovanni Hänninen con People of Tamba crea un catalogo tipologico della società di Tambacounda, la regione più interna e rurale del Senegal, luogo d’origine della maggior parte dei migranti che lasciano il paese diretti verso l’Europa. Il progetto, iniziato nel 2017 e composto da 200 immagini, vede a Milano una selezione di fotografie in grande formato (3 x 2 metri).

L’obiettivo di Hänninen è quello di restituire dignità ai migranti – spesso considerati solo come numeri e flussi – con un ritratto collettivo della società da cui provengono. L’ispirazione di questo progetto nasce dal lavoro del fotografo tedesco August Sander (People of the Twentieth Century) che negli anni Venti realizzò una serie di ritratti a persone comuni per un catalogo dei ruoli della società tedesca poco prima dell’ascesa del nazismo. Nel corso del 2018 i ritratti di “People of Tamba” sono stati esposti nelle strade con stampe incollate sui muri della Medina di Dakar (Dak’Art 2018), della Medina di Marrakech (1-54, Contemporary African Art Fair, 2019) e in occasione della Nuit Blanche 2018 di Parigi, con l’obiettivo di renderle fruibili e visibili a tutti. Grazie alla stampa di grande formato i ritratti apparivano a grandezza naturale, quasi si trattasse di persone in carne e ossa.

Il medesimo approccio è utilizzato a Milano. Sui muri della città saranno affisse 11 stampe, mentre le fotografie sono esposte negli spazi della Fondazione Sozzani.

Contemporaneamente sono proiettati una serie di corti video-documentari, dal titolo Senegal/Sicily, sul tema della migrazione tra il Senegal e la Sicilia, nati dalla collaborazione di Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen con The Josef and Anni Albers Foundation e la Ong Le Korsa.

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I corti Senegal/Sicily hanno trovato il loro primo pubblico con le proiezioni itineranti nelle scuole e nei villaggi di Tambacounda. Massamba, membro dello staff della Ong Le Korsa, periodicamente raggiunge le aree più remote della regione con un proiettore per allestire cinema estemporanei e portare testimonianze ed informazioni su cosa sia la migrazione.

Senegal/Sicily ha un duplice obiettivo: da una parte intende creare consapevolezza in Europa sulle idee, i sogni e le speranze di chi lascia il proprio paese, dall’altra parte vuole portare ai giovani della zona di Tambacounda, che stanno pensando di partire, un resoconto sincero e realistico dei rischi del viaggio e di cosa accade in Europa alle persone che sono arrivate.

Alla Fondazione Sozzani è presentato in anteprima Homecomings, il quarto episodio della serie. Un racconto corale di uomini che, dopo un’esperienza da migranti, hanno deciso o sono stati costretti a ritornare a casa. Fra loro Moustapha, un pescatore di un villaggio vicino a Dakar che, dopo aver affrontato l’Oceano per raggiungere le isole Canarie, si è scontrato con una prova, per certi versi, ancor più dura: superare la vergogna di ritornare a casa senza alcun successo e più povero di prima.

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Quando si parla di migrazione, oggi si parla soprattutto di numeri: quante persone sono sbarcate sulla costa della Sicilia, quante sono morte e quante sono tenute nei campi. Ci si dimentica che, dietro ai numeri, ci sono volti e storie. Quei volti e quelle storie che Giovanni Hänninen e Alberto Amoretti portano all’attenzione con i loro lavori.

Immagini e video si potranno vedere sino al prossimo 2 giugno negli orari e nei giorni di apertura della Fondazione Sozzani
(www.fondazionesozzani.org).

Autrice: Chiara Franzon

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