Taranto è sicuramente una delle città più importanti della Puglia.
Facilmente visitabile in un giorno, Taranto presenta un’importante patrimonio storico e culturale.
Nel corso dei secoli ha subito numerosissime invasioni e tra le più significative c’è sicuramente quella greca (è stata infatti rinomata capitale dell’Antica Grecia).
Ricca di luoghi di interesse e di panorami mozzafiato, la città ha però subito negli ultimi due decenni un forte declino, dettato sia dalla crisi che ha colpito gran parte dell’Italia, sia dall’inciviltà di alcuni abitanti.
E se dovessimo parlare del fattore ambientale non si può non far riferimento all’industria che pur avendo offerto numerosissimi posti di lavoro, ha sicuramente alzato il tasso di morti e malati. E già tutto questo ha portato ad uno sconforto generale, “obbligando” diversi tarantini ad emigrare al nord o addirittura all’estero.
Non è una situazione facile per chi ama la propria città.
Però poi ci sono i turisti, che non sanno minimamente cosa sia Taranto se non per l’industria. Ma quando arrivano qui solitamente esclamano: “Ah però, non ce l’aspettavamo così!”.
Sì, perché se chiudessimo un occhio sui problemi legati al lavoro e all’aria non proprio pura da montagna, ci si ritroverebbe dinanzi a una città ricca di bellezze storiche/culturali e di conseguenza tradizioni.
Basti pensare ai riti della Settimana Santa che hanno origini settecentesche e vedono come principali confraternite la chiesa di San Domenico e la Chiesa del Carmine.
Taranto, cosa visitare
Addentrandovi vi accorgerete che qui la maggior parte degli edifici sono rimasti così com’erano qualche secolo fa: insieme ai vicoli stretti, alle Chiese e a i resti del passato ci si trova dinanzi ad uno spettacolo molto suggestivo.
Ma come mai questa parte di Taranto è rimasta in tali condizioni?
Bisogna innanzitutto spiegare ciò che ha causato il mancato restauro. La Città Vecchia era un tempo abitata dai greci colonizzatori ma soprattutto dai tarantini “doc”: pescatori, artigiani ma anche gente ricca e dell’alta società.
Il sovraffollamento ha portato a delle migrazioni nell’area più industrializzata, lasciando così molti edifici invariati nel corso del tempo.
Sebbene conservino la loro ricchezza storica, è davvero un gran peccato che siano ancora in uno stato del genere.
Però, nell’ultimo periodo è nata l’intenzione di riportare qui “la luce”: stanno infatti sorgendo alcune piccole attività commerciali, le iscrizioni di giovani alle Università lì presenti sono lievemente aumentate, è stato creato un Caffè Letterario e si sta pensando di abbellire gran parte dei vicoli con delle fioriere (un po’ stile Polignano a Mare) e dei murales.
Nella zona nuova invece, potrete fare un salto al Museo Archeologico Nazionale, identificato anche come “MArTA“) dove troverete una serie di collezioni di manufatti risalenti alla Magna Grecia.
Taranto, cosa mangiare
Il protagonista assoluto di questa città è il mare. E da questo potete ben intuire che una delle attività più praticate è sicuramente la pesca. Ci sono tantissimi ristoranti in cui avrete modo di degustare fritture, primi piatti e secondi piatti a base di pesce (cozze in particolar modo).
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Autrice: @linda_wlust92 (<- Seguimi su instagram! 🌻)
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