A pochi passi dal Circo Massimo è possibile visitare uno dei posti più romantici della capitale: il roseto comunale.
Qui ci sono ben 1100 varietà di rose che si suddividono in tre principali categorie: antiche, moderne e botaniche. Tutte possiedono un cartellino di provenienza ed emanano profumi che non lasciano indifferente il turista.
Alcune di esse hanno origini antichissime: ad esempio le rose damascene, peace, chinensis virdiflora, foetida ma soprattutto le omeiensis pteracantha lutea, composte da spine cangianti con la luce solare (diventano rosso fuoco).
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Il roseto comunale di Roma è un toccasana per gli occhi e per l’olfatto, senza contare che ci porta in un certo senso a migliaia di anni fa. E i riferimenti storici risiedono anche nella nascita del posto: fino agli anni ’50 era sede del cimitero ebraico (dall’alto si nota che gli spazi verdi formano un candelabro chiamato Menorah).
Il giardino è stato riaperto giorno 21 aprile, in occasione del “Natale di Roma” e sarà accessibile al pubblico fino al 26 giugno (è inoltre possibile prenotare una guida turistica per scoprire il tutto in maniera dettagliata!).
L’ingresso è gratuito e va dalle 8.30 alle 19.30.
Roseto Comunale dintorni
Raggiungere il roseto comunale è davvero semplice: basta prendere la metro B e scendere alla fermata “Circo Massimo“.
Non molto lontano da qui, avrete modo di visitare la Bocca della Verità, il Giardino degli Aranci, il famosissimo “buco della serratura“, il Giardino storico di Sant’Alessio, le Terme di Caracalla, la Basilica di Santa Sabina e persino il Colosseo (dista circa 1,5 km).
Ps: Non avete modo di andarci in questo periodo?
Non vi preoccupate: nel mese di ottobre è prevista un’altra apertura perché ci sarà la fioritura autunnale!
E voi siete mai stati al roseto comunale di Roma?
Raccontateci la vostra esperienza! 🙂
Autrice: @linda_wlust92 (<- Seguimi su instagram! )
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